
- Uscita : Mondadori (25 ottobre 2022)
- Genere : Fantascienza
- Copertina rigida : 420 pagine
È l’alba della battaglia decisiva tra le rovine della città di Babel. Eve e Lemon sono state amiche per la pelle, ma in questa lotta si trovano l’una contro l’altra. Eve è divisa tra i ricordi della propria vita umana, che ancora conserva, e la scoperta di essere un’androide. Insieme alle sue “sorelle” e ai suoi “fratelli”, ora deve trovare la vera Ana Monrova, il cui DNA è fondamentale per creare un esercito di sembianti.
Nel frattempo per Lemon è giunto il tempo di fare i conti con un potere che ha troppo a lungo rifiutato, e che qualcuno vuole usare come arma. La svolta per lei è l’incontro con un ragazzo, Grimm, che le propone di portarla fuori da quella terra devastata e piena di orrori, verso un’enclave abitata da altri devianti come lei. Lì, finalmente Lemon scoprirà un senso di appartenenza, e forse anche l’amore.
Ma non tutto è come appare: tra amici e nemici, buoni e cattivi che si scambiano continuamente di ruolo, anche Lemon si unirà alla ricerca di Ana Monrova, e dovrà trovarla prima che ci riesca la sua vecchia amica.

Buongiorno Fenixiani,
oggi torniamo a parlare di Kristoff e della Trilogia Lifelike, con il secondo volume: Deviate.
La storia riprende da dove l’avevamo lasciata, con la rivelazione finale che ha stravolto gli equilibri fra i personaggi principali delle vicende: questi si ritroveranno divisi per svariate ragioni, ognuno porterà avanti la propria storyline per poi ricongiungersi nel finale.
Se nel primo volume la protagonista era Eve/Ana, qui appare decisamente sotto tono e in sordina.
In Deviate la storia segue i punti di vista dei vari personaggi, facendo risaltare Lemon – vera protagonista di questo secondo volume – che mostra l’evoluzione e maturazione maggiore: dovrà fare i conti con il potere che ha tenuto nascosto per tutta la sua vita, dovrà accettarlo e capire finalmente chi è davvero e che non è sola al mondo; dovrà affrontare la realtà che circonda la sua amica per la pelle e l’incrinatura nel loro rapporto.
Ezekiel continua a non interessarmi né convincermi come personaggio; avrei preferito un maggior approfondimento sulla storia di Cricket, secondo me lasciata troppo al caso e con un potenziale sprecato. Eve, è il personaggio che mi è piaciuto meno, totalmente in contrasto con la sua personalità “originaria”, non riesco a comprendere e a giustificare fino in fondo le sue scelte – che mi sembrano utilizzate solo come fine ultimo per portare la trama in una certa direzione e non in maniera coerente con il personaggio.
L’ambientazione, che in questo volume si espande, e la trama continuano a non essere particolarmente originali e tutta la questione legata alla “Fratellanza” non mi entusiasma profondamente, continuo a trovarla ridondante e “già vista”, un'”entità” che vuole avere il ruolo di potenziale antagonista della storia ma che non ci riesce al 100%.
Questo secondo volume, a mio parere, sente molto il peso del “libro di mezzo”, l’ho trovato più lento e noioso rispetto al precedente capitolo, con un susseguirsi di vicende necessarie solo a portarci al finale e di conseguenza al capitolo conclusivo, che sono comunque curiosa di scoprire dove ci porterà.
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