LIBRI

Catherine House – E. Thomas – Mondadori

  • Editore ‏ : ‎ Mondadori (5 luglio 2022)
  • Genere: Mistery
  • Copertina rigida ‏ : ‎ 336 pagine

Nascosta tra le foreste della Pennsylvania, Catherine House è una scuola d’eccellenza che ha sfornato premi Nobel, giudici della Corte suprema e personalità di primo piano nel mondo dell’arte, della cultura e della politica. I suoi criteri di ammissione sono rigidissimi, e le poche persone che ogni anno superano la selezione avranno vitto, alloggio e istruzione gratuiti, ma per tre anni – estati comprese – saranno completamente tagliate fuori dal mondo esterno: niente visite, telefonate, televisione, musica… Alla fine, però, avranno davanti a sé carriere brillanti, potere e prestigio in qualunque campo desiderino. Per Ines Murillo, Catherine House è la cosa più vicina a una casa che abbia mai avuto. Ma i rigidi rituali della scuola presto trasformano l’edificio in una prigione tanto affascinante quanto ambigua. E quando scoppia la tragedia, Ines inizia a sospettare che l’istituto nasconda un pericoloso segreto.

Buongiorno lettrici e lettori Fenixiani,

una scuola d’élite totalmente isolata dal mondo, una ragazza dal passato oscuro e nebuloso, un misterioso materiale dalle proprietà sconosciute – il plasma, sono gli elementi principali di “Catherine House”, libro d’esordio di Elisabeth Thomas, edito Mondadori.

Un’ambientazione asfissiante dalla sfumatura gotica

Punto nevralgico della storia è la scuola stessa che potremmo descrivere come un tempio dedicato allo studio e alla crescita personale degli individui straordinari che la frequentano.

Riuscire a essere ammessi è quasi proibitivo, entrarci significa ottenere un futuro pieno di successi ai vertici della società, ma anche essere disposti a lasciarsi alle spalle la propria vita, gli affetti e soprattutto il passato.

Personaggi piatti e interscambiabili in una trama lenta e inesistente

Ad un’ambientazione interessante purtroppo non segue altro degno di nota.

I personaggi sono soltanto accennati, totalmente piatti e senza personalità, sarebbe impossibile distinguerli se non avessero nomi differenti.

La protagonista Ines inizialmente ci si presenta come un personaggio interessante: nasconde un mistero e ha un passato difficile e tormentato, la sua anima dovrebbe essere logorata, il suo presente rimbalza fra l’apatia e la dissolutezza. Tutto ciò ben presto però, si fa nebuloso rimanendo in superficie e non portandoci da nessuna parte, non c’è una crescita né una tridimensionalità.

Questo sconclusionato insieme di anime perdute muove i passi in una trama lenta e francamente inesistente, le giornate si susseguono tutte uguali, divenendo mesi e anni, il tutto resta immutevole; nessun evento, per quanto grave o d’impatto, suscita uno scuotimento; non c’è un climax ma solo eventi che si susseguono in maniera afinalistica.

Non c’è interesse nel perseguire il fantomatico mistero della casa che da solo non regge la vuotezza del resto, l’unica sensazione che si prova nel leggere questo libro è noia e angoscia, nulla ci sconvolge né ci emoziona, perché nulla accade.

Lo stile dell’autrice seppur inizialmente godibile, si perde fra l’inutilità della eccessiva descrittività e nella lentezza e pesantezza della mancanza di azione.

Avevo alte aspettative per questo titolo, ma sfortunatamente non mi sento di consigliarlo; i pochissimi punti positivi non riescono ad oscurare gli innumerevoli e ingombranti punti negativi.

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