
- Editore : Rizzoli; edizione illustrata (15 marzo 2022)
- Copertina rigida : 60 pagine
- Età di lettura: da 7 anni
Buongiorno lettrici e lettori,
oggi ci addentriamo fra le pagine scritte e illustrate dalle abili mani di Benjamin Lacombe, che ricrea un’esperienza sensoriale a tutto tondo.
Punto focale della storia sono i cinque sensi, in particolare la vista e la sua perdita; Lacombe riporta in vita attraverso Cécité l’orrore della cecità corticale, sperimentato da lui stesso in prima persona tre anni fa in seguito a un trauma causato da un lutto.
Il senso di smarrimento e di vertigine si traslano nella vita di una giovane dagli occhi opalescenti, “lo sguardo vitreo e spento“, priva di memoria e di identità che diventa una funambula, costantemente in bilico fra la vita e la morte.

Pagine scure opacizzanti simulano un velo posato sugli occhi che disturba la vista, appesantendone la chiarezza; tavole dettagliate si alternano ad altre quasi impressioniste, emulando l’evanescenza dei ricordi sbiaditi; pagine nere dai toni che vanno dal carbone al seppia lasciano piano piano il passo a immagini vivacemente dipinte con colori pienamente saturi che si accompagnano a pagine bianche.
Un volume che rappresenta la metafora dell’oblio della coscienza, in assenza di ricordi, e lo smarrimento causato dalla perdita della vista, attraverso un viaggio onirico dal forte impatto emotivo alla ricerca della resilienza, il bisogno viscerale di reinventarsi dopo aver vissuto un’esperienza devastante e alienante, la necessità di tornare ad aprire gli occhi sul mondo e non chiuderli più.
Lacombe presenta un progetto perfettamente studiato e decisamente riuscito, in un’edizione impeccabile e assolutamente da recuperare, per me il suo lavoro migliore.
Ringrazio Rizzoli per la copia in omaggio, Francesca per aver organizzato l’evento e i blog che mi hanno accompagnata nel viaggio.
