
- Editore : Tunué (3 gennaio 2022)
- Copertina flessibile : 208 pagine
Un patto scellerato che travolge le vite e trascina negli abissi più profondi. Demoni, orge, donne sexy, armi da fuoco, scheletri, moto da cross e tanto altro ancora fanno da sfondo ad un viaggio ben più difficile. Un viaggio che va, in continuazione, dalla morte alla ricerca della vita. I protagonisti, così diversi tra loro, ci trascinano in una storia senza scrupoli…

Buongiorno lettrici e lettori,
bentornati su questi schermi, oggi si parla de “La morte è solo l’inizio” Graphic Novel di casa Tunué con i testi di Isaak Friedl e le illustrazioni di Gloria Goderecci.
⚠️ Trigger Warning – sono presenti violenza, sesso esplicito, abusi, omicidio e maltrattamenti su persone e animali.
Il concept di base della trama è molto interessante. Se un individuo è nato esattamente alle 6h6m6s, nel momento della sua morte gli viene offerta la possibilità di scegliere: seguire il destino e morire così com’era previsto, oppure scegliere di tornare nel regno dei vivi, ma da quel momento la sua intera esistenza sarà avvolta da morte, dolore e oscurità. Basta solo una piccola firma.
Inferno, patto col diavolo, tenebre e desolazione, c’erano le premesse perfette per attrarre la mia attenzione, ma sfortunatamente le mie aspettative sono state disattese.
A un worldbuild stimolante si associa una trama inizialmente lineare, che ben presto si perde seguendo vie opinabili e semplicistiche, lasciandosi dietro buchi di trama e consequenzialità non plausibili.
I personaggi appena abbozzati e poco caratterizzati restano quasi sullo sfondo, non riuscendo a creare un rapporto empatico col lettore. Le tematiche sono molteplici, ma vengono trattate in modo estremamente superficiale, buttate in un calderone che rende il tutto un’accozzaglia mal gestita.
Violenza, sessualizzazione e crudeltà sono utilizzate in modo esagerato e gratuito, più per creare un effetto devastante e scioccante nel lettore che per servire ai fini della trama, rendendo il tutto non esattamente contestualizzato.
Le tavole, dal taglio crudo e a tratti splatter, accompagnano perfettamente la storia, alternando i toni infernali del nero e del rosso alle colorazioni più neutre del mondo mortale, con un tratto semplice, non esattamente in linea con i miei gusti.
Un’occasione sprecata per quella che poteva essere un’idea originale, ma che ha visto un’esecuzione troppo approssimativa e fallace, risultando in una conclusione prevedibile e banale.